Abitare sostenibile ridefinito: Approfondimenti dell'esperto LEED Basak Pekdiker

Migliaia di anni fa, i nostri antenati hanno iniziato a creare rifugi per proteggersi dai pericoli del mondo esterno. Oggi la minaccia di predatori in agguato è diminuita e ci troviamo protetti da quattro mura e da comfort moderni. Ma cosa succede se le strutture destinate a proteggerci non sono più sostenibili e possono anzi danneggiare la nostra salute e il pianeta? E cosa possiamo fare per trasformare ancora una volta i nostri rifugi in scudi che non solo proteggono ma migliorano l'ambiente, il nostro corpo e la nostra mente?

Per trovare una risposta ci siamo rivolti a Basak Pekdiker. Laureato in Architettura Sostenibile e in Analisi e Modellazione Ambientale degli Edifici, Basak è un LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) ed esperto nella progettazione di edifici che offrono molto di più di un semplice tetto.

A AntognollaBasak guida i team di progettazione e i consulenti che lavorano al progetto con un'attenzione particolare alla sostenibilità e al benessere. È responsabile della conformità del progetto Antognolla agli standard LEED e del perfetto allineamento con i valori di sostenibilità di Six Senses. valori di sostenibilità di Six Sensesil futuro gestore del resort di lusso resort di lusso Antognolla.

D: Cosa sono l'architettura sostenibile e il design per il benessere?

R: Per architettura sostenibile si intende un'architettura che riduce al minimo l'uso di energia e risorse durante l'intero ciclo di vita degli edifici, contribuendo al contempo al benessere delle persone e dell'ambiente su scala locale e globale. Raggiungere questo obiettivo non è un compito facile e richiede il coinvolgimento di un gran numero di discipline in un progetto fin dall'inizio, in un processo di progettazione integrativo.

Un concetto a parte, la progettazione per il benessere, significa principalmente sostenere la salute e il benessere degli occupanti di un edificio e della comunità circostante in termini di dimensioni fisiche, mentali ed emotive. Possiamo descriverla come un'architettura che offre spazi sani e promuove abitudini sane.

D: Come si concretizzano questi concetti in Antognolla?

R: Tutto ciò a cui puntiamo in termini di sostenibilità e benessere è già qui ed è profondamente radicato nel DNA di Antognolla da secoli. Nel progetto stiamo mettendo in pratica questa tradizione in molti modi, combinandola con l'innovazione e la tecnologia del XXI secolo. Un esempio riguarda la progettazione e la gestione dell'edificio in modo da promuovere abitudini sane. Ciò comprende la coltivazione di alimenti biologici nella proprietà e l'offerta di menu sani, nonché la promozione del movimento e dell'attività fisica. Infine, la garanzia di un'elevata

qualità interna scegliendo materiali privi di contaminanti chimici come i VOC (composti organici volatili) e prevedendo filtri dell'aria e tassi di ventilazione adeguati.

Un'altra caratteristica fondamentale del progetto è l'elevata performance nella gestione dell'acqua piovana. In Italia l'acqua viene spesso definita "oro blu" e noi siamo ben consapevoli del suo valore. Raccoglieremo l'acqua piovana dai tetti e dalle aree esterne per immagazzinarla nella nostra rete di laghi artificiali già esistente. Solo l'acqua piovana raccolta sarà utilizzata per l'irrigazione, in quanto Antognolla Golf Antognolla Golf già da anni. Inoltre, utilizzeremo una vegetazione autoctona che richiede molta meno acqua e favorisce la salute e la stabilità dell'ecosistema locale. Altre caratteristiche includono, ma non solo, l'efficienza energetica e la scelta di materiali naturali, privi di sostanze tossiche e a basso contenuto di carbonio, attività che sono tutte allineate con i valori di Sei Sensi.

D: Quali sono le principali attività di benessere che gli ospiti dell'Antognolla possono aspettarsi?

R: Il progetto prevede una Spa invitante e rilassante con un'ampia gamma di servizi e trattamenti, il tutto accompagnato da una vista spettacolare sulla natura circostante e sul Castello. Inoltre, tra le altre caratteristiche, ci saranno il giardino delle erbe e delle spezie e molti sentieri sulla proprietà per varie avventure e attivitàdalla mountain bike alle passeggiate, dallo yoga all'aperto al foraging e ai picnic come parte dell'offerta Six Senses. La tenuta di 600 ettari è già dotata di boschi, ulivi e vigneti ed è collegata a una rete di parchi naturali. Se qualcuno vuole fuggire dal mondo caotico della città, Antognolla è il posto migliore per rilassarsi e riconnettersi con la natura.

D: Ha notato cambiamenti significativi nella percezione della sostenibilità e del benessere negli ultimi dieci anni?

R: La consapevolezza degli impatti negativi del nostro stile di vita convenzionale sul pianeta e sulle nostre vite è in forte aumento. Ciò è probabilmente dovuto alle nostre esperienze dirette con i cambiamenti del clima locale e l'inquinamento ambientale, nonché a una maggiore consapevolezza globale grazie all'accesso alle informazioni. Per esempio, una volta letto che la quantità di microplastiche che entrano nel nostro corpo ogni settimana è pari alle dimensioni di una carta di credito, vorremo evitare la plastica. Allo stesso modo, quando scopriremo le sostanze chimiche tossiche presenti nell'agricoltura, vorremo consumare più cibo biologico.

Credo che stiamo assistendo a un rinascimento ambientale in cui stiamo cercando di trovare un modo armonioso di esistere sulla Terra. Ora sappiamo che non possiamo stare bene su un pianeta malsano e che la sua salute dipende da noi. La strada è lunga, ma stiamo facendo progressi.

D: Come intende il termine "dolce vita" nel contesto della sostenibilità?

R: La dolce vita è una vita vissuta bene. Anche se ci troviamo nei posti più belli e facciamo le cose più piacevoli, non possiamo vivere bene se non siamo in uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e spirituale. Per me, lo stato di questo benessere olistico è ciò che rende la vita "dolce". Quindi, posso dire che il benessere è un prerequisito per la dolce vita.

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