la nostra storia

Più di una destinazione

Antognolla è un’autentica espressione del patrimonio umbro, un luogo dove secoli di storia plasmano il presente.

Antico affresco murale, dipinto su una parete del monastero benedettino di Antognolla.

XII secolo

origini del monastero

La prima menzione ufficiale di un monastero benedettino ad Antognolla risale al 1174 e riguarda la ristrutturazione della cripta, già esistente a quell’epoca. Le testimonianze storiche suggeriscono che in precedenza, nello stesso luogo, sorgeva una chiesa benedettina più antica. Quest’ultima era decorata con affreschi unici che si sono conservati fino ad oggi. All’inizio del XII secolo la chiesa venne ricostruita, con una nuova struttura che comprendeva una cripta sotterranea sormontata da una nuova chiesa.

Il castello di Antognolla in cima a una verde collina

XIII secolo

famiglia e nome

Le origini dei primi proprietari del castello, la famiglia Antognolla e il suo fondatore, Ranalduccio, restano sconosciute. Il nome Antognolla compare tuttavia con regolarità nella storia di Perugia dal 1260 al XVI secolo. Secondo una teoria, potrebbe derivare da Lucio Antonio, comandante romano rifugiatosi a Perugia durante l’assedio del 40 a.C. Più probabilmente, però, il nome ha origine dall’abate Attone, figura legata al monastero benedettino.

Intricato soffitto ornato nel castello di Antognolla.

XIV secolo

il ruolo della fortezza

Nel 1380 Antognolla fu ufficialmente inserita in un elenco di castelli e ville destinati a proteggere il territorio di Perugia. Nel documento si legge che Antognolla (o "Antignole") era una villa situata oltre Porta Sant'Angelo, la più grande porta medievale di Perugia. In altri elenchi e mappe più recenti, viene indicata anche come castrum, una base militare fortificata. In quanto fortezza, aveva il compito di controllare e difendere il passaggio tra la valle del Tevere e Perugia.

Scultura in rilievo raffigurante la scena della Natività con Maria e Gesù bambino.

concessione feudale

Nel 1399, papa Bonifacio IX emanò un decreto che promuoveva la contea di Antognolla a proprietà feudale (feudo) e la concedeva al conte Ruggero di Antognolla.

Disegno lineare di uno scudo con motivi geometrici.

XVII secolo

transizione familiare

La famiglia Antognolla governò la tenuta fino al 1628, quando il conte Cornelio Oddi la acquistò dai fratelli Antognolla: Bernardino, Cesare, Fermo e Nicolò. L'accordo fu approvato da Papa Urbano VIII.

Illustrazione di uno scudo con tre simboli del fleur-de-lis e uno sfondo a strisce verticali.

XVIII secolo

La ristrutturazione degli Oddi

La famiglia Oddi intraprese diversi interventi di ricostruzione e ampliamento della tenuta. Nel 1787 il conte Lodovico Oddi, insieme ai fratelli, fece ricostruire la chiesa, ormai in rovina, e riportò alla luce la cripta di Sant’Ercolano sottostante, che pare fosse rimasta inutilizzata (o quantomeno non più menzionata) dal 1564.

Interno di una cappella in pietra nel castello di Antognolla.

XIX secolo

acquisto guglielmi

Nel 1836, un imprenditore romano, il marchese Giovanni Battista Guglielmi, acquistò la contea di Antognolla dalla famiglia Oddi.

Cortile interno del castello di Antognolla.

Le migliorie di Guglielmi

ristrutturazioni guglielmi

Nel corso del XIX secolo, la famiglia Guglielmi effettuò diversi lavori di ristrutturazione, dal restauro completo dell'esterno del castello alla costruzione di una nuova galleria nel cortile, fino alla realizzazione di un giardino botanico con terrazza panoramica.

Una scultura in pietra raffigurante un volto su una fontana, con una targa sopra di essa.

XX secolo

residenza familiare

I discendenti della famiglia Guglielmi hanno vissuto nel castello fino agli anni Settanta.

Veduta aerea dello storico castello di Antognolla su una verde collina, con moderni edifici residenziali.

XXI secolo

riqualificazione

La ristrutturazione è affidata a un team guidato da Andrey Yakunin, investitore immobiliare e sviluppatore alberghiero britannico. Dal 2011 il suo gruppo ha realizzato numerosi hotel in partnership con IHG, sempre con il marchio e la gestione del brand. Per questo progetto, Andrey ha scelto di collaborare con Alessio Carabba Tettamanti, tra i maggiori proprietari terrieri umbri, riconosciuto per il contributo all’ospitalità locale e insignito del Baiocco d’Oro dalla Regione Umbria. Nel 2016 Antognolla S.p.A. ha avviato il restauro del castello e lo sviluppo della tenuta, con l’obiettivo di trasformarla in un resort Six Senses con Branded Residences.


*L'immagine nel riquadro è un'immagine generata al computer (CGI) che mostra lo sviluppo futuro del progetto.

Campo da golf panoramico Antognolla.

golf

Originariamente costruito nel 1997, l'Antognolla Golf ha subito un'importante trasformazione nel 2018. In quell'anno, il famoso architetto di campi da golf Robert Trent Jones Jr è tornato ad Antognolla per riprogettare e modernizzare la sua creazione originale. Questa importante ristrutturazione ha segnato l'inizio di una nuova era, affermando Antognolla come uno dei campi da golf più sostenibili e acclamati d'Europa.

Vista aerea dei filari della tenuta Antognolla.

vigneti

Nel 2020, Antognolla ha unito le forze con il rinomato enologo Riccardo Cotarella, con l’obiettivo di riportare in vita appezzamenti trascurati e impiantare nuovi vigneti. Cotarella ha seguito personalmente la selezione delle parcelle, assicurando coerenza tra i vitigni scelti e la visione qualitativa della tenuta. La fase di impianto, avviata nel 2021 e conclusa nel 2023, ha interessato complessivamente 8 ettari. Le prime uve di Chardonnay sono state raccolte nel settembre 2023 e, dopo l’imbottigliamento nell’aprile successivo, hanno dato vita a uno spumante ottenuto con metodo classico. Nel settembre 2024 è arrivata invece la prima vendemmia di Merlot, oggi in affinamento in botti di rovere.

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